Il 17 ottobre del 1987, all’appello di Padre Joseph Wresinski, fondatore del Movimento Atd-Quarto Mondo, centomila persone risposero riunendosi sul sagrato “delle libertà e dei diritti dell’uomo”, al Trocadero di Parigi. La dove, nel 1948, fu firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, centomila persone si riunirono per ricordare le vittime della povertà estrema, della violenza e della fame.
A ricordo di quella giornata, alla fine del 1992, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì la Giornata Internazionale Contro la Povertà, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza circa il bisogno di eliminare l’indigenza in tutti i Paesi, e per ricordare al mondo che la povertà non è un fatto ineluttabile. Il tema di quest’anno è “Diritti Umani e Dignità dei Popoli che Vivono nella Povertà”.
Dati OXFAM indicano che un miliardo di persone vive con meno di 1,25 dollari al giorno (soglia che indica la povertà estrema), che uno su 9 non ha abbastanza da mangiare e che l’1% della popolazione mondiale possiede più del restante 99%. In Italia, secondo dati Caritas, la povertà è in aumento da sette anni: "si è passati, infatti, da 1,8 milioni di persone povere nel 2007 (il 3,1% del totale) a 4,6 milioni del 2015 (il 7,6%)