.jpg)
C’è Enza che vorrebbe lavorare nel mondo della cooperazione. Ha fatto un tirocinio universitario a Fier, in Albania, e spera di mettere in campo le sue conoscenze ed i suoi ideali di solidarietà e fraternità. Stefano, invece, vuole mettersi a “servizio” di qualcuno, ha conosciuto le difficoltà della Guinea Bissau e vorrebbe offrire i propri talenti per “migliorare il mondo”. Simili le motivazioni di Marco, che non vede l’ora di partire per aiutare chi è stato meno fortunato di noi occidentali.
Enza, Stefano e Marco sono tre dei quindici volontari in servizio civile che a giorni, tra domenica e mercoledì della prossima settimana, inizieranno la loro esperienza all’estero con l’ENGIM internazionale.
Dopo aver svolto due settimane di formazione nell’Istituto Teologico San Pietro di Viterbo, dove hanno ricevuto alcuni rudimenti di progettazione, cooperazione, pastorale giovanile, dottrina sociale della Chiesa e tecniche di comunicazione - oltre ad informazioni concrete sul Paese dove andranno ad operare -, i ragazzi sono ormai pronti per la loro esperienza.
Cinque di loro sono diretti in Ecuador, quattro andranno in Argentina, altri quattro in Sierra Leone, uno in Albania ed uno in Romania. Nei Paesi di destinazione, oltre a supportare i progetti che l’ENGIM sta realizzando in loco, si occuperanno di animazione giovanile, sostegno psicologico alle fasce deboli della popolazione, formazione professionale. In America Latina, Africa ed Europa dell’Est, trascorreranno undici mesi, un periodo che sarà sicuramente fruttuoso per le comunità locali che li attendono, e per la crescita umana e professionale di questi quindici splendidi ragazzi.