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“L’intervento, finanziato con un’apposita linea di finanziamento dall’Unione Europea, risponde ad un nuovo modo di considerare il rimpatrio, che deve essere visto non come una misura forzata ma come una ulteriore possibilità di crescita offerta all’immigrato – spiega Federico Filipponi, responsabile dei progetti per l’ENGIM internazionale -. In particolare, il progetto è diretto a tutti quei giovani che, al compimento del 18° anno di età, si trovano nell’impossibilità di rinnovare il permesso di soggiorno perché non in possesso di un contratto di lavoro”.