Lo scorso 4 Aprile è stato presentato, nella Sala de Situaciones del Ministerio de Infraestructuras y Energía di Mendoza, Argentina, il progetto “Sistema de Agua potable para Colonia Molina”, creato congiuntamente dall’ ENGIM ONG, l’Università di Cuyo ed il succitato Ministero per la zona rurale di Colonia Molina, nel distretto di Guaymallén, a 30 Km circa da Mendoza.
L’elaborazione del progetto è stata realizzata dall’ingegnere Edgardo Ghellinaza della Catedra de Ingeniería Sanitaria, e sette studenti della Facoltà di Ingegneria della UNCuyo, che hanno lavorato dall’agosto 2011 al marzo 2012. L’ENGIM ONG e la Secretaría de Desarrollo Institucional della UNCuyo hanno coordinato e fatto da tramite ai vari attori implicati nel processo di progettazione; in particolare, il nostro ente ha reso fattibile lo studio di diagnosi del territorio di Colonia Molina grazie al coinvolgimento degli agricoltori dell’Asociación “Grupo Comunitario San Cayetano”, con cui collabora da vari anni. Jorge Vallone, presidente della medesima, ha infatti partecipato alla presentazione del progetto.
I rappresentanti di molte istituzioni pubbliche hanno assistito all’incontro, tra cui il presidente dell’EPAS (Ente Provincial de Agua y Saneamiento), Javier Montoro, il segretario delle Opere Pubbliche della Muncipalidad di Guaymallén, un delegato dell’INTA (Instituto Nacional de Tecnología Agropecuaria) ed il sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture Gerardo Vacher.Il rappresentante dell’ENGIM ONG, Lucio Filipponi, e quelli delle altre istituzioni hanno ringraziato gli ingegneri che si sono impegnati per realizzare il disegno del progetto. Hanno, inoltre, sottolineato l’importanza della collaborazione tra vari organismi per poter realizzare azioni efficaci, ed in grado di migliorare le condizioni di vita di molte persone. Si è evidenziata, infatti, la precarietà delle condizioni di molte famiglie prive di acqua potabile e con pozzi inquinati e pericolosi. Non esiste un sistema di fognature, ma numerose fosse biologiche che perlopiù inquinano le acque delle falde sotterranee; per il rifornimento di acqua corrente ci sono pozzi sparsi.
L’ingegnere Ghellinaza ha spiegato che il progetto prevede una rete di canalizzazione di acqua potabile per 973 ettari, che dovrebbero essere percorsi da circa 18 Km di rete idrica. 2 mila e 500 le persone che ne saranno beneficiate.
Gli ingegneri hanno disegnato una rete che può essere modificata ed ampliata in caso di aumento della domanda di acqua potabile; nel caso contrario, l’acqua si potrà ricondurre nei canali di irrigazione. Nonostante alcune complicazioni dovute alla presenza dei canali e di un gasdotto, gli ingegneri hanno creato un progetto fattibile e di grande impatto.
Attraverso la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nel percorso di sviluppo di Colonia Molina, è possibile migliorare veramente la vita di molte persone che patiscono la privazione dell’acqua. L’acqua è un bene di tutti, e tutti godiamo del diritto di usarla e di preservarla.
Dino Maccari