Arriva da San Marco d’Alunzio, piccolo paese della provincia di Messina, l’ultimo aiuto per i ragazzi di Quito. Grazie alla disponibilità di un piccolo gruppo di volontari guidati da Martina Dodeci, volontaria in servizio civile in Ecuador, il paese siciliano ha raccolto 1000 dollari da devolvere al progetto “Su cambio por el cambio”, un intervento educativo per i ragazzi tra gli 8 e i 18 anni che vivono in condizioni di rischio a causa della povertà, delle violenze familiari, dell’abuso di droghe e della vita di strada.
A godere dei frutti della donazione anche la piccola Natalie Rodriguez, 11 anni, che, grazie all’operazione effettuata questo mese nella clinica Pichincha, potrà tornare a sentire; e Jefferson Toapanta, che, dopo vari esami, è stato preso in cura da un neurologo per cercare di capire il motivo dei suoi disturbi, degli attacchi di epilessia e delle forti emicranie di cui soffre.
“Su cambio por el cambio” è un progetto avviato nel 1995 nel centro Fundeporte di Quito da padre Sereno Cozza, dei Giuseppini del Murialdo. Qui, in collaborazione con l’ENGIM internazionale, si lavora per il recupero dei ragazzi di strada. Interventi educativi, formativi e sportivi, contribuiscono a migliorare la qualità di vita dei giovani, che ricevono anche cure mediche, un’alimentazione corretta, assistenza familiare e psicologica. Oltre 250 ragazzi che, nel centro, trovano un’alternativa concreta alla situazione di povertà, ingiustizia e delinquenza in cui normalmente vivono.
<Forse dall’altra parte del mondo è difficile immaginare la realtà di questo Paese, e a volte non si trovano parole per spiegare la vita di tutti i giorni di questa parte di umanità – spiega Martina Dodeci -. Sicuramente non cambieranno la situazione di estrema povertà che tanti bambini in ogni parte del mondo sono costretti a vivere, ma i nostri piccoli gesti possono aiutarli a ritrovare la felicità>.