Di Erica Fontana. La partenza per Kissy-Freetown, in Sierra Leone, ormai è imminente. Guardando l’orologio, sembra che la lancetta delle ore voglia competere con quella dei minuti; il tempo corre inarrestabile e il battito del mio cuore sembra che non possa fare diversamente.
Mille e più domande si scontrano nella mia mente: “Sarò all’ altezza?”; “Ce la farò?”; “Come saranno realmente questi mesi?”; “Cosa mi aspetterà una volta atterrata all’aeroporto di “Freetown Lungi INTL’?”; “Riuscirò a sfruttare al meglio le mie capacità?”; “Ciò che vedrò, farò e ascolterò, sarò in grado di affrontarlo?”, e “Le persone che incontrerò e conoscerò, che penseranno di me?”
Descrivere ciò che si prova per un’esperienza, di cui tanti te ne hanno parlato, numerosi te l’ hanno descritta, molti te l’hanno spiegata, alcuni l’hanno idealizzata, nella quale tutti credono, ma soprattutto che io, l’ho solo potuta immaginare, beh.. non è semplice.
E’ uno stormo di emozioni contrastanti fra di loro: la voglia di scoprire nuove cose, di mettersi in gioco, di comprendere nuove realtà, di imparare a dare piuttosto che ricevere; la curiosità di vedere; il privilegio di poter dare la propria testimonianza su ciò che si ha visto e toccato con mano; la paura di non riuscire a dare a dare il 100%. Percepisco anche un pizzico di spensieratezza, in contrapposizione alla consapevolezza dell’importanza dei progetti che andrò a sostenere.
Tristezza per ciò che si lascia, ma tanta felicità per aver compiuto il primo passo verso ciò che è il mio più grande desiderio, che mi porterà a farne un secondo, attraversando le porte dell’ aeroporto di Fiumicino; che a sua volta porterà ad un terzo passo entrando nel centro di Kissy e che poi farà scaturire quello che sarà il mio percorso in questi 10 mesi di servizio civile.
In questi giorni di formazione, penso di aver creato, insieme all’ equipe dell’ENGIM, quelle che saranno le fondamenta per questa esperienza ed ora, non mi resta altro che fare il conto alla rovescia delle ore che mi separano dalla Sierra Leone, chiudere le valigie, controllare le ultime cose e partire con tutte queste sensazioni, emozioni e pensieri che saranno i miei compagni di viaggio.
Un ringraziamento a tutte le persone che mi hanno formato, accompagnato e sostenuto! Ci vediamo al mio ritorno. Con tanta felicità ed emozione.. Bye bye Italy, welcome Africa.