Partirà da Bruxelles il 12 ottobre il cargo con i 1600 chilogrammi di materiale sanitario raccolto da ENGIM, “Rainbow for Africa”, Fondazione Banco Farmaceutico, “Around Us”, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e destinato ad affrontare l’emergenza ebola in Sierra Leone.
In pochi giorni di campagna sono state raccolte 32 mila mascherine chirurgiche, guanti sterili, tute e visiere di protezione, materiale per le medicazioni e disinfettanti. Inviate anche 4 mila e 200 confezioni di farmaci per un valore di oltre 35 mila euro, tra antinfiammatori, colliri, fermenti lattici, antidolorifici e antibiotici. Ad aiutarci privati ed enti pubblici che hanno compreso i rischi connessi alla diffusione dell’epidemia.
Il materiale raccolto servirà ad aiutare gli ospedali di Lunsar, Makeni e Kabala - nei distretti di Port Loko e Bombali nel nord della Sierra Leone -, a fronteggiare l’emergenza “ebola”, un vero e proprio dramma per un Paese che, lentamente, si stava riprendendo dalla guerra civile degli anni ’90.Dopo la raccolta del materiale sanitario, l’ENGIM ha organizzato, a Roma, un concerto di beneficenza per raccogliere fondi con cui provvedere a spedire il materiale in Sierra Leone, ed altre iniziative sono già in fase di realizzazione.
In particolare l’ENGIM sta sostenendo, sul territorio, la Missione dei Giuseppini del Murialdo, che stanno lavorando per la prevenzione e la sensibilizzazione tra la popolazione di Freetown, di Lunsar e di Makeni. A tale scopo sono già stati raccolti 18 mila euro.
Ma l’impegno non finisce qui. Il prossimo compito sarà quello di aiutare la popolazione ad affrontare la grande crisi economica che già si profila all’orizzonte, e l’ENGIM vuole essere ancora in prima fila nella raccolta di alimenti, medicinali, contributi economici e quant’altro possa servire agli abitanti della Sierra Leone.
"Nei prossimi mesi – spiega Francesco Farnesi, direttore di ENGIM Internazionale - prevediamo una crescita del bisogno farmaceutico, perché l'ebola sta diventando un problema anche per la cura di tutte le altre patologie. La paura di contrarre la malattia, sia da parte della popolazione che da parte del personale sanitario, sta facendo aumentare, infatti, i casi di morte per altre cause come il parto, i traumi e le infezioni, e tutto ciò sta provocando il collasso delle già fragili strutture sanitarie".
L’ENGIM è una ONG che lavora in Sierra Leone dal 1988 e che vi è rimasta anche durante gli anni della guerra civile. Nel Paese africano ha già realizzato centri di formazione professionale a Kissy e Lunsar, progetti per il potenziamento del sistema educativo, pozzi ed impianti fotovoltaici, un ospedale pediatrico.
Per aiuti: Conto Corrente Banca Popolare di Sondrio, codice IBAN IT 78 E 05696 03217 000003166 X92
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