Eccolo finalmente a destinazione il materiale sanitario raccolto da ENGIM e “Rainbow for Africa”, e destinato agli ospedali di Lunsar, Makeni e Kabala, nei distretti di Port Loko e Bombali nel nord della Sierra Leone.
1600 chilogrammi di mascherine chirurgiche, guanti sterili, tute e visiere di protezione, materiale per le medicazioni e disinfettanti. Insieme a 4 mila e 200 confezioni di farmaci per un valore di oltre 35 mila euro, tra antinfiammatori, colliri, fermenti lattici, antidolorifici e antibiotici. Il tutto raccolto anche in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, la Fondazione Banco Farmaceutico e l’associazione “Aroun us”. Ad aiutarci anche tanti privati ed enti pubblici che hanno compreso i rischi connessi alla diffusione dell’epidemia.Le comunicazioni da Lunsar non sono facili, ma i nostri cooperanti, tra cui il direttore di ENGIM ONG, Francesco Farnesi, ci fanno sapere che il compound è molto bello e sicuro, l'ospedale (anche questo chiuso) ben organizzato. Il dr Michael, il direttore, ha le idee chiare. Oggi dimostrazione degli scafandri e domani la formazione. Poi colloqui con il medico responsabile di distretto, i funzionari del WHO al “Command and Control Center” costruito dall'esercito inglese fuori città.
“Qui - dicono i nostri cooperanti in Sierra Leone -, abbiamo conosciuto gente straordinaria, missionari che sono qui da 30 anni, che sono rimasti qui anche durante la guerra civile degli anni 90, e che continuano, senza paura della malattia, ad insegnare, formare e costruire. Ci siamo scontrati con l'assurda burocrazia di grandi organizzazioni e stati, nullafacenti con la pelle di ogni colore occupati a girare in auto con l'aria condizionata, esibendo scritte e lampeggianti, ma anche persone con le idee chiare, a volte con pochi mezzi, ma con competenze ed entusiasmo. E infine un popolo strardinario che riesce a vivere e a sorridere in mezzo alla tragedia, avvolto dalla paura, ma pure dalla speranza e dalla volgia di futuro”.“Le ridicole polemiche di cui ci giunge eco dall'Italia, alcune affermazioni mediatiche e politiche continuano a ridicolizzare il nostro e altri Paesi – continuano a raccontare -. Dopo le figuracce dei protocolli Di Bella e Stamina, sembra che quanto appaia sulle riviste scandalistiche o su alcuni giornalacci sia guida più della ricerca scientifica. Qui servono medici e infermieri, tanti, bravi e motivati. Non per una questione di assistenzialismo bianco, ma semplicemente perchè non ce ne sono”.
Per aiuti: Conto Corrente Banca Popolare di Sondrio, codice IBAN IT 78 E 05696 03217 000003166 X92